lunedì 25 giugno 2007

Chi trascura di imparare in giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro. (Euripide)


Crescendo, si capisce quanto sia difficile poter tornare indietro.

Quando ti senti piccolo, sia mentalmente che fisicamente, non comprendi quello che è il vero valore del passato.
Bello o brutto che sia.

C'è stato, ti ha formato, è parte di te, e tu ci tieni, nel bene o nel male.
In quei momenti, pensando a te stesso, ti viene da pensare che tu hai una vita davanti, un futuro tutto tuo, e che quelle persone che rimpiangono il "passato", sono solo quegli adulti in crisi esistenziale che si ricordano ripetutamente come era bello quando si aveva la tua età.

Ma a te che ti frega, la hai e basta...

Solo che quando inizi a crescere un pochino, quando inizi a capire che la vita non è solo futuro e famiglia, quando capisci che un giorno ti ritroverai solo e sarà da solo che dovrai campare, beh, allora capirai quanto è importante ricordare il passato.

E cosa più importante, rimpiangerlo, poiché è solo rimpiangendo un ricordo che esso assume un valore importante...

Non oso immaginare questo pensiero come possa essere etichettato se prima credevo che questo lo potessero pensare solo i "vecchi in crisi esistenziale"...


Ma il passato è bello anche poiché non c'è più. poiché non c'è passato senza futuro (e viceversa), e anche poiché il futuro è destinato inevitabilmente a diventare passato.

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